Nationale Informationsstelle zum KULTURERBE NIKE

Nato nel 1738 e inaugurato il 6 agosto 1743 come monastero delle Orsoline e collegio femminile, il complesso fu definitivamente trasformato in residenza governativa solo dopo la promulgazione, il 30 giugno 1848, della Legge sulla soppressione dei conventi. Fu da allora che l’edificio prese ad assumere il carattere odierno attraverso una serie di trasformazioni dettate da motivi funzionali: innalzamento di un piano dell’ala settentrionale per opera dell’architetto cantonale Francesco Banchini (1823–1893), ricostruzione e ampliamento dell’ala occidentale da parte di Giuseppe Bordonzotti (1877–1932) e rifacimento della facciata principale secondo il disegno di Americo Marazzi (1879-1963). All’importante ristrutturazione attuata tra il 1957 e il 1960 da Rino Tami (1908–1994), che seppe rendere funzionali i collegamenti tra il piano terreno e il piano nobile, si sono succeduti i recenti interventi di Claudio Cavadini nella Sala del Gran Consiglio e negli ambienti al piano istituzionale.