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2011

Gandria

Dentro le cantine di Gandria

© Roberto e Didèl Genazzini

Porte aperte alle Cantine di Gandria… e che porte! Sono vere casseforti, con incastri segreti, lucchetti e catenacci impossibili da scassinare. Tre giri di chiave verso Lugano, due giri verso Porlezza: sarà la giusta combinazione? Cosa nascondono di così prezioso? Una volta custodivano vini, salumi e formaggi; guai a non conservarli al sicuro. Oggi nelle attempate botti non riposano più i vinacci nostrani d’un tempo; anche i palati dei gandriesi si sono raffinati. Oggi la rarità e il pregio stanno nelle cantine stesse. Se n’era già accorto il celebre naturalista Horace Bénédict de Saussure. Dopo essere stato il primo a misurare l’altezza del Monte Bianco… fu il primo a calcolare la temperatura di questi locali seminterrati nelle falde dei monti di Caprino, attratto dagli spifferi che traspiravano dalle serrature. Nel giugno del 1771 tra il fondo delle cantine e l’aria esterna, il suo termometro ad alcool annotò sbalzi di 20 gradi (e lui si buscò un raffreddore).

Già nel Seicento i gandriesi individuarono i posti ideali per costruirle, addossando il muro posteriore alle slavine, lasciando dei buchi attraverso i quali si sprigionava il fiato della montagna! Si narra che la scoperta fu merito di un pastore che notò le sue pecore fiutare il terreno per cercare posti da cui trarre refrigerio nei torridi giorni estivi. Iniziò da lì l’edificazione di questi locali unici, con stanze ai piani superiori: un piccolo villaggio raggiungibile solo via lago o lungo impervi sentieri. Nella bella stagione un viavai di barche, d’inverno le traversate per i vitali rifornimenti.

Sotto l’ombra di platani secolari uno spirito evoca atmosfere d’altri tempi e sa debellare lo stress: «Se ti vien voglia di lavorare, prendi una sedia, siediti, vedrai che ti passa»

Domenica 11.9.
dalle ore 14 alle ore 18

Servizi pubblici: Da Lugano bus o battello, oppure a piedi lungo il «sentiero di Gandria»

Cosa: Visita guidata Claudio Mudry, architetto, iscrizione obbligatoria vivagandria[at]viva-gandria[dot]ch o Associazione VivaGandria, cp 10 6978 Gandria entro il 31 agosto, è richiesto un contributo di 25 fr come partecipazione ai costi (battello + ristoro)

Organizzazione:

Associazione VivaGandria
6978 Gandria 

 

Persona di contatto: Giorgio Bellini

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